45 minuti con la Nikon Z7


Per chi ha un quarto d’ora del suo tempo dico che dopo alcuni rinvii questa mattina sono riuscito ad andare a toccare con mano questa benedetta Z7, nuova fotocamera Nikon presentata in estate ed ora disponibile almeno in preview in negozio. Siccome alcuni amici fotografi mi hanno chiesto di scrivere una recensione, ho deciso di accontentarvi anche perché, devo ammettere che l’ho scritta proprio con gusto (capirete poi il perché… he he he…)
Ormai avevo letto di tutto su questa macchina e la curiosità di verificare quanto trovato sul web era davvero tanta. Sono comunque entrato con già la convinzione di comperare la D850 per tutto quello che avevo recepito in rete. Ma il mio solido pragmatismo mi ha sempre fatto pensare che la prova pratica con le mie mani sarebbe stato il vero ed inequivocabile riscontro oggettivo su questo innovativo prodotto.
C’erano alcuni punti salienti che era per me necessario verificare per capire dove orientare il mio futuro acquisto, sono riuscito a verificarli quasi tutti
-compatibilità delle ottiche F mount non Nikon
– durata della batteria
– silenziosità di scatto (sbaglio o hanno mantenuto l’otturatore?)
– qualità della visione nell’oculare
– impugnabilità
– presenza del ritaglio per la messa a fuoco
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1) Sono arrivato in negozio con lo zainone carico di sole ottiche per verificarne la compatibilità. Dopo aver un po’ trafficato con 24-70 f4 dedicato (bello leggero e compatto), ho montato il fatidico adattatore che come da programma sporge i quasi 3cm dalla macchina ed è dotato di attacco treppiede filettato. L’anello è leggerissimo e non presenta lenti all’interno. Ho iniziato quindi a montare le mie ottiche:
+ 70-200mm tamron f2.8 (non l’ultimissimo, ma il penultimo stabilizzato (non macro). Già mi aspettavo un blocco macchina alla luce delle chiacchiere in rete ed invece…
ha funzionato bene! Focheggiavo in interni, quindi con poca luce, ma la risposta era buona.
+ poi sono passato al punto dolente, la mia ottica più vecchia, un sigma 120-300 f 2.8 non stabilizzato e non aggiornabile via docking. Il mio cavallo di battaglia per le sfilate di moda e la foto sportiva. Controllo nell’oculare e premo per la messa a fuoco… NIENTE, ripremo ancora, NIENTE, piantato. Ecco, immaginavo che qualche bega l’avrei trovata. In realtà avevo la messa a fioco a 1,5mt e stavo inquadrando fuori negozio ad una 15 di metri, la scena era completamente sfuocata e ragionado l’autofocus ben poco poteva di fronte ad una scena bianca diffusa. Ho provato allora a girare la ghiera del fuoco manualmente fino a far comparire una vaga sagoma dell’immagine che inquadravo ed ecco che l’autofocus ha agganciato la scena ed ha fatto il suo lavoro, ho tirato un grosso sospiro di sollievo, ma ho voluto approfondire la cosa facendo diversi tentativi di messa a fuoco, a volte sembra che la fotocamera sia dormiente, ho provato un po’ a ruotare il piccolo gioco che ha il bocchettone d’innesto del sigma e sembra che in certe posizioni vengano quasi a mancare i contatti e l’autofocus si pianti, in altri riprende ad andare in maniera soddisfacente. Il mio sigma ha più di 15 anni di storia e magari necessiterebbe anche di una pulizia contatti.
+ Montato poi il sigma 35mm 1.4 art, e lì sono andato via liscio come l’olio, la qualità ottica di questa lente fa viaggiare l’autofocus della Z7 a velocità davvero ragguardevole.
+ infine, per sfizio più che per necessità, ho montato il 24-70 f2.8 Nikon (vecchia serie, non stab.), ed anche con quello, come era ovvio aspettarsi, nessun problema ed ha lavorato molto bene di autofocus.
Concludendo, avevo letto di problemi di compatibilità avevo somatizzato troppo frettolosamente questi inconvenienti che, per fortuna, non si sono verificati in nessuna delle lenti in mio possesso. Uno dei grandi timori che avevano orientato il mio acquisto alla D850 è volato via nel corso dei 45 minuti di questa prova.
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2) prendo la palla al balzo e passo proprio a parlare della durata batteria per la quale era stata fatta una vera e propria opera di terrorismo mediatico (soprattutto da parte dei fuoriusciti nikon) che avevano preso e sbandierato un test di durata batterie il quale recitava che la Z7 era in grado di fare poco più di 300 foto con una carica.
Ho maneggiato la Z7 per ben 45 minuti fissandomi ben a mente quante tacche di batteria erano presenti al momento della prima accensione. Sono quindi partito con un corpo macchina avente una batteria semi-scarica (3 tacche). Nel corso della mia prova credo di aver scattato qualcosa come:
250 foto (il 70% fatte nel corso di svariate raffiche)
realizzato 2 minuti di video,
chiaramente autofocus superstressato
un buon 70% di tempo con uno dei due monitor costantemente accesi.
Bene, indovinate quante tacche mi erano rimaste quando ho riconsegnato la fotocamera???


2!
Praticamente in 45 minuti di uso assolutamente intenso ho consumato una delle 5 tacche disponibili nel display della fotocamera. Facendo i conti della serva con una batteria completamente carica si arrivano a fare quasi 4 ore di uso intenso della fotocamera ed oltre 1000 foto.
Quindi anche lo spauracchio delle 300 foto si è rivelato una baggianata altisonante anche perché si era più volte dichiarato che il “test del 300” scatti era in realtà un test concepito per le reflex non per le mirrorles, quindi inadeguato a valutare queste ultime…
Anche ipotizzando di essere stato fin troppo ottimista nelle mie stime, mi vien da pensare che con la Z7 i 6-700 scatti con una carica si possano tranquillamente raggiungere e che quindi con 2 batterie si riesca tranquillamente a coprire l’80-90% dei lavori. Batterie che nikon ha mantenuto identiche alla serei D800 e che quindi posso tranquillamente riciclare sulla Z7 senza problemi di compatibilità e senza portarmi dietro differenti caricatori (insomma non ha fatto come fa sempre la Apple, ecco!)
Morale della favola cari amici passati da Nikon a Sony, avete cantato vittoria troppo in fretta…! ;-/ Vi rispedisco pari pari tutte le vostre critiche sulla batteria!
3) una delle caratteristiche intrinseche vincenti delle ML era proprio la silenziosità di scatto. Con le reflex, nikon ha la funzione “Quiet”. Se c’è una cosa dove la casa giallonera è sempre stata fallace è proprio lo scatto silenzioso. Quando andavo a fotografare a teatro con la D800E ho sempre rischiato di essere preso a borsettate dal pubblico femminile per il casino che faceva la mia reflex, lo scatto silenzioso della D800 è qualcosa di improponibile oltre che ritardato e lento. Fatto 100 il suono classico dello scatto, con la funzione quiet si arriva a 90; 80 a voler essere proprio benevoli, quindi fa comunque rumore e ci vuole un bel coraggio a chiamrlo “silenzioso”…
Impugnando la Z7 mi son tolto lo scrupolo dell’otturatore, c’è o non c’è…? Svitata l’ottica ho premuto il tasto di scatto e ho visto le tendine che operano a determinare il tempo di posa. Non ho mai approfondito questa cosa dell’otturatore nelle ML e sono rimasto un po’ perplesso nel vederlo nella Z7, credevo che la mancanza dell’otturatore fosse connaturata nel sistema ML ma vedo che (per Nikon?) non è così. Se qualcuno ha notizie e spiegazioni in merito mi illumini nei commenti.
La cosa inoltre mi scoccia per un problema di affidabilità, più parti meccaniche hai e più la fotocamera è soggetta ad usura e rotture. Non a caso nella mia D800E a 311.000 scatti mi son ritrovato con l’otturatore finito ed ho dovuto procedere alla sostituzione con relativo costo e fermo macchina. A questo punto potrebbe prospettarsi lo stesso problema con la Z7 e la cosa mi scoccia…
Stranito da questa cosa ho comunque proceduto nelle mie verifiche. In effetti il particolare che produce più casino nelle Reflex non è tanto l’otturatore ma lo specchio. La Z7 che “scatta di otturatore” fa un rumore che è pari al 30% di una D800E. Lo scatto è udibile, ma molto attenuato, direi quasi che si possa usare senza timore di borsettate a teatro 😀
In tutti i modi c’è una funzione di scatto silenzioso attivabile da menù che a giudicare dal suono, sembra proprio che disattivi l’otturatore, ovverosia fa quello che mi sarei aspettato facesse una mirrorless, ossia “scatta col sensore”. Il rumore è 0!
La cosa spiazza un attimo, ma è così la fotocamera fa foto senza emettere alcun rumore. Ho provato a rafficare e va tutto secondo programma, 8-9 scatti al secondo senza nulla udire…
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4) il mirino della Z7 non fa rimpiangere la visione ottica delle reflex. Ci sono però alcuni punti da chiarire. Caso vuole che la mattina della mia prova pratica fossi andato in negozio con una leggera nausea da indigestione, e sicuramente non sono uscito dal negozio stando meglio. Ho una leggera impressione che questa visione “video” dall’oculare possa dare un leggero fastidio, probabilmente per un contenutissimo lag tra spostamento della fotocamera e relativo ritardo nel vedere la scena dall’occhio. Non lo so, magari mi sbaglio, ma questa cosa forse potrebbe darmi fastidio, sarebbe da approfondire con più tempo.
Avevo visto nel mirino elettronico della xt2 fuji qualche anno fa una sgradevole retinatura dell’immagine, si vedevano i singoli quadretti lcd e la cosa mi aveva fatto una impressione non positiva. Sulla nikon questa quadrettatura è assente probabilmente per la maggiore definizione del mini schermo presente dentro l’oculare (e immagino sarà così anche per la xt3…), quindi le mie perplessità sulla visione a monitor si sono dipanate. Ho notato però una cosa parecchio fastidiosa dovuta all’accensione dello stesso. In sostanza c’è una modalità di switch (probabilmente disattivabile) che fa si che il mirino si accenda solamente all’approssimarsi dell’occhio alla finestrella. Ora l’attivazione del monitor è lenta: arrivi a guardare all’interno che il monitor è ancora spento e questo si attiva improvvisamente procurando fastidio. Occorrerebbe più velocità di attivazione o una sorta di dissolvenza perché la attivazione secca è alquanto fastidiosa. Devo dire che avendolo fatto un centinaio di volte in quei fatidici 45 minuti, alla fine il tutto mi ha procurato un certo stress.
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5) l’impugnabilità della macchina è buona anche se io sono già fuori scala, una parte del mignolo mi finisce sotto il corpo macchina. Sono comunque fiducioso nell’uscita di un impugnatura verticale anche perché comunque non ne posso fare a meno soprattutto per gli scatti verticali. C’è da dire che la scanalatura che hanno fatto al di sopra del dito medio è molto pronunciata ed aiuta parecchio nel sorreggere la fotocamera senza dover stringere molto con tutte le dita e questo rende l’impugnatura della fotocamera molto più rilassante.
6) ritaglio a monitor per la messa a fuoco di precisione non pervenuto, mi ero riproposto più volte di trovare questa utilissima funzione (vista nella xt-2 fuji) anche nella nikon, ma non sono riuscito a trovarla in quei 45 minuti. Con 47MP avere una messa a fuoco di precisione è sacrosanto e spero tanto che sia attivabile questo riquadrino da qualche parte nel menù (chi lo sa me lo scriva nei commenti).

Ciò detto faccio alcune considerazioni generali su pro e contro della fotocamera. L’unica grande pecca alla luce delle presunte (e risolte) criticità della macchina rimane il monoslot xqd che non so molto spiegarmi a livello di scelta manageriale. Non mi vengano a dire che è per un problema di spazio, visto che 2 sd occuperanno poco più di una xqd. Ho pensato anche che avessero rinunciato per un problema di consumi (bisogna scrivere su due schede, doppio di energia necessaria), ma alla luce di quanto mi è durata la batteria in quei 45 minuti, direi che la fotocamera non soffre di questi problemi. Alla luce di queste considerazioni non mi so dare una risposta in merito… forse perché uscirà una Z8 (o Z1) professional che affiancherà la D6 e sarà dotata dei 2 slot…?
Dicono che le XQD abbiamo una affidabilità di gran lunga superiore alle sd, ma un backuppino di emergenza sarebbe doveroso in circostanze irripetibili tipo matrimoni et simila… Magari con wifi o bluetoooth della fotocamera si potranno trasmettere le immagini alla memoria del cellulare mentre si scatta per avere un backup al volo…? Se sapete sia possibile scrivetelo in commento.
Altra pecca è il monitor orientabile solo su un asse. Molto limitante e mai evoluto nonostante sia ormai presente da 3-4 anni su alcune fotocamere Nikon… bah.
Credo di essermi dilungato abbastanza e penso che a questo punto l’acquisto della Z7 non sia più, per quello che riguarda le mie esigenze, così proibitivo così come lo era prima di entrare a maneggiare la fotocamera nel negozio che, va detto, è ottica Paoletti a Bologna. Da lodare per la loro professionalità e gentilezza. Un grande punto di riferimento a Bologna per la fotografia.


Commenti (1)

  1. Lucien

    Ottima disanima dei tuoi 45 min con la Z7 ma probabilmente non hai bisogno di verificare la risposta del sensore fotografico perché oramai le digitali oggi hanno raggiunto buoni standard anche per i pro, ma sarebbe l’unico aspetto ancora limitante o non all’altezza della concorrenza.
    Per quanto riguarda l’otturatore silenzioso, lo è nella fotografia classica, quando è centrale, ma nella Z7 si vede che è possibile attivare anche la modalità di otturatore elettronico.
    L’otturatore centrale e quello elettronico, permettono il sincro flash con tutti i tempi che vuoi per una maggiore creatività, ma certe cose le fai solo con la tendina a meno che non abbiano inserito l’opzione di scegliere in quale istante del tempo d’esposizione vuoi che il flash intervenga, se non lo hanno fatto lo faranno.
    In teatro le uniche macchine accettate erano quelle ad otturatore centrale che comunque un leggero rumore lo fa, più o meno come pigiare un tasto della tastiera esterna Apple che sto usando per scrivere.

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